giovedì 22 luglio 2010

L'Italia si riunisce a Torino


Sarà a Torino la terza Festa Democratica nazionale. Scelta quella che fu la prima capitale d'Italia alla vigilia dei 150 anni dell'unità. Carlo Lucarelli coordinerà i dibattiti serali. Ci saranno ministri, politici,cariche istituzionali e sindacati. E Berlusconi? Bersani: “Io lo sto invitando in Parlamento. È due anni che non viene. Se lo incontro in Parlamento lo invito anche alla Festa”

L'Italia si riunisce a Torino. È il nome della terza Festa Nazionale del Pd che quest'anno si terrà a Torino in Piazza Castello e nei Giardini Reali dal 28 agosto al 12 settembre. Una scelta mirata a ricordare l'anniversario dell'Unità d'Italia:150 anni in 15 giorni. A presentare la festa, Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, Lino Paganelli, responsabile della Festa e Carlo Lucarelli, scrittore e conduttore televisivo, a cui è stato affidato il coordinamento dei dibattiti serali.

“C'è un filo logico che unisce la politica e la cultura che saranno al centro della Festa di Torino” ha esordito Bersani. “Quale unità per questo Paese? Sì, perché il concetto di unità è un problema per il Paese. Divari territoriali, divari sociali con la crescita della forbice tra i salari, divari politici e la disaffezione dalla politica” sono all'ordine del giorno.

Sarà proprio con la Festa Democratica che il Pd si porrà il suo obiettivo di dare un'idea nuova dell'unità della nazione. Da un lato attraverso uno modo più fresco e nuovo di discutere di prospettive e di orizzonti, dall'altro attraverso la proposta politica alternativa.

"La nostra sarà una Festa aperta, perché vogliamo poter aprire un confronto su una fase delicata per il paese, peraltro alla ripresa autunnale. Abbiamo invitato i presidenti di Camera e Senato, molti ministri di questo governo, i segretari e i leader di tutte le forze politiche nazionali. Noi non celebriamo l'unità nazionale. Noi vogliamo affrontare questo tema in termini di sfida, perché oggi l'unità nazionale è un problema. Per sedici giorni, la Festa sarà il luogo principale della politica italiana” ha continuato Bersani.

E Berlusconi sarà invitato? Lo ha domandato una giornalista durante la conferenza stampa. "Io Berlusconi lo sto invitando in Parlamento - ha risposto sorridendo Bersani - è due anni che non viene. Se lo incontro in Parlamento lo invito anche alla Festa. Ma se non viene prima in Parlamento, io non me la sento di invitarlo alla Festa".

La presentazione della Festa Democratica è stata anche l'occasione per rispondere alle domande dei cronisti sull'attualità politica e restituire al mittente l'accusa del premier sull'opposizione che fa solo chiacchiere. Per Bersani “le chiacchiere sono le sue. Sono anni che fa chiacchiere a cominciare dallo slogan 'meno tasse per tutti'. Respingo al mittente questa propaganda di bassissimo profilo".

"Quanto sta accadendo è il segnale che questo governo non ha un orizzonte davanti. Sul tema democratico si assiste alla perdita di coesione delle forze di maggioranza e del governo, che mette l'Italia di fronte al seguente dilemma: ma noi per quanto tempo andremo avanti con un governo che non riesce ad affrontare i problemi?".

Facendo un'estrema scrematura delle necessità più impellenti per il Paese, Bersani ha parlato di riforma elettorale e di riforma fiscale. Una soluzione potrebbe essere un "governo di transizione con un programma limitato: per fare la riforma elettorale e la riforma fiscale. Dopo di che si deve aprire una fase nuova". Nessuno parla o ha mai parlato di larghe intese. "Serve un esecutivo che parta dalla presa d'atto che bisogna favorire un passaggio. La transizione deve essere l'uscita da un vecchio film”. Il film di Berlusconi.

Nell'introdurre la conferenza stampa, Lino Paganelli ha parlato della scelta di Torino come sede ideale della terza Festa Democratica nazionale. “Avremo 2000 feste in tutta Italia. Torino è l'unica realtà è previsto un calendario di iniziative per l'Unità d'Italia per tutto il 2011. A Torino, per ricordare le radici di questo Paese, noi saremo nel cuore della città, in luoghi pregiati come Piazza Castello e i giardini reali”.

L'AREA DELLA FESTA IN UNA FOTO AEREA


La politica che riprende il centro della scena dopo le vacanze è un aspetto classico delle feste tanto quanto la gastronomia e la cultura, gli spettacoli e la musica, è troverà la sua collocazione nei dibattiti delle ore 18 e delle ore 21. Il primo spazio sarà prettamente politico, il secondo “non prevedibile” per usare un espressione di Carlo Lucarelli. “Si parlerà di sapere, scuola, lavoro, di guerra e pace. Di 150 anni di valori evoluti nel bene e nel male attraverso testimonianze, lezioni aperte e punti di riflessione. Ma non in modo prevedibile” ha dichiarato il famoso “giallista”.
A.Dra

mercoledì 16 giugno 2010

La Festa del PD di Castelnuovo Magra è una ECO-Festa.

Continua anche questo week end la Festa Democratica di Castelnuovo Magra, giunta quest’anno alla terza edizione. Tutte le sere specialità di mare cucinate dai volontari della Festa, ma non solo, quest’anno la Festa del PD di Castelnuovo Magra è una ECO-Festa.


Posate, bicchieri, tovaglie, piatti sono realizzati in materiale biodegradabile e comportabile e vengono raccolti in maniera differenziata insieme all’umido per essere avviati ad un processo di compostaggio al fine di ottenere un ottimo concime. - Raccolta differenziata come punto fermo e centrale della nostra attività - dice Daniele Montebello, responsabile organizzazione del PD di castelnuovo – già dopo il primo fine settimana di festa possiamo tracciare un primo bilancio: 355 kg. di umido avviato al compostaggio (evitando la discarica) e 140 kg di plastica, vetro e lattine raccolte separatamente; tutto questo anche grazie all’ottimo lavoro svolto da ACAM che ci consente di avere questi dati. Dobbiamo dimostrare a tutti che lavorare in questa maniera è possibile, che se si vuole è possibile effettuare la raccolta differenziata in maniera quasi integrale ed evitare di portare rifiuti in discarica.


La festa quest’anno oltre ai classici stands gastronomici propone balli con orchestre tutte le sere e uno spazio appositamente attrezzato per i bambini con un animatore.


Infine –spiega Andrea Neri, segretario del PD castelnovese - lunedì 21 giugno a Festa Democratica conclusa ci trasferiremo tutti in piazza Primo Maggio a Colombiera dove si svolgerà una importante iniziativa politica con Pippo Civati che presenterà il suo ultimo libro “Regione Straniera – viaggio nell’ordinario razzismo padano” alle ore 21 con la possibilità di mangiare una pizza tutti insieme in piazza. Info: 333 83 13 799

Da cronaca4.it

venerdì 11 giugno 2010

FESTA DEMOCRATICA

Questa sera inizia la Festa Democratica

Questa sera ore 19.00 presso il teatro tenda di
Colombiera inizia la nostra festa democratica. Per chi volesse venire a trovarci: sarà allietato dai buonissimi
piatti di Bruno, con l'aiuto di compagni e amici democratici, e dalla
buona musica delle nostre band. Vi aspettiamo numerosi, per maggiori
informazioni cliccate il... link!

mercoledì 2 giugno 2010

FESTA DEMOCRATICA in piazza. Incontro pubblico con Pippo CIVATI

SPAZIO BAMBINI ALLA FESTA DEMOCRATICA 2010

SPAZIO BAMBINI.... Alla nostra Festa Democratica avremo uno spazio dedicato ai bambini, e per i due sabati ci sarà Carlo l'uomo dei palloncini. Questa idea nasce lo scorso anno vedendo molti bambini vagare per la festa, magari in mezzo ai ballerini senza poter aver nessuno spazio per poter giocare. Lo spazio è poco però l'attenzione tanta.....

FESTA DEMOCRATICA è una ECOFESTA!

Quest'anno la nostra FESTA DEMOCRATICA è una ECOFESTA! Posate, bicchieri, piatti, tovaglioli e tovagliette sono tutti in materiale compostabile, ovvero biodegradabile in un periodo massimo di 90 giorni. Separeremo quindi il materiale organico da quello inorganico (plastica per esempio o lattine) e alla fine della festa... verrà effettuata una analisi del materiale compostabile che ci dirà se avremo lavorato bene e se il compost ricavato è di buona qualità o meno!

Daniele Montebello

martedì 4 maggio 2010

BERSANI: TUTTE LE FESTE DEL PD DOVRANNO AVERE L'UNITA' D'ITALIA COME FILO CONDUTTORE

Anche se il ministro Rotondi sdrammatizza e assicura che "il governo partecipera' alle celebrazioni dei 150 anni dell'Unita' d'Italia ed e' questo che conta", il ministro Calderoli finisce nell'occhio del ciclone per la sua sortita antiunitaria. Contro l'esponente della lega Nord, che aveva annunciato di non voler partecipare ai festeggiamenti, insorge scandalizzata tutta l'opposizione, alla quale si unisce l'ala finiana del Pdl.

Ma e' la Chiesa a dare il dispiacere piu' grande al ministro del carroccio. Monsignor Bagnasco, segretario della Cei, non solo non offre sponde al ministro leghista ma chiama i cattolici alla mobilitazione in vista dei festeggiamenti per l'Unita'. Bagnasco invita tutti i fedeli a "partecipare con tutte le nostre energie culturali e nelle forme piu' varie alle celebrazioni del prossimo anno" perche' "l'unita' d'Italia - dice il capo dei vescovi italiani - spero sia un tesoro nel cuore di tutti e di ciascuno". Nella stessa occasione (il convegno della Cei a Genova sull'Unita' d'Italia) Giorgio Napoliano, senza citare l'irrequieto ministro del Carroccio, plaude alla Chiesa che si impegna nella "celebrazione di una'memoria condivisa' nella prospettiva dell'impegno per un 'futuro da condividere" ed elogia "il grande contributo dei cattolici".

Calderoli non fa certo il pieno di consensi. Se si esclude il movimento neoborbonico, che al pari del ministro l'Unita' d'Italia la considera una jattura, solo il ministro del Lavoro Sacconi gli da' ragione: anche lui e' convinto che il modo migliore per celebrare i 150 anni di unita' sia quello di "completare l'unita' italiana attraverso il federalismo fiscale"'.

L'opposizione vorrebbe che Calderoli si rimangiasse le sue parole, una ad una. Ma il ministro tace. E allora parte la controffensiva. Antonio Di Pietro pensa a uno sberleffo di massa, che non sarebbe dispiaciuto al personaggio interpretato da Eduardo De Filippo nel film "L'Oro di Napoli": "Calderoli - si indigna Di Pietro - ha compiuto un'offesa alla memoria dei nostri padri. Per questa ragione, io invito i cittadini quel giorno a fare una grande pernacchia al ministro, perche' se lo merita davvero".

Nell'occasione, il Pd si riscopre un po' sabaudo. Il segretario Bersani cambia in corsa la sede della festa nazionale del partito di fine agosto: non piu' Milano ma Torino, la prima capitale del regno d'Italia, in memoria del risorgimento. Non solo: tutte le feste locali del Pd, e' l'ordine partito dal Pd, dovranno avere come filo conduttore i 150 dell'unita' d'Italia. Bersani pensa di lanciarci una campagna: "L'unita' d'Italia e' da ricostruire piu' che da difendere", dice il segretario demoratico.

Duro con Calderoli e' il capogruppo dei democratici alla Camera Dario Franceschini, secondo il quale le parole del ministro leghista sono "pericolose e irresponsabili". Ma a inorridire sono anche gli amici di Fini, sempre piu' distinti e distanti dalla Lega. Le parole di Calderoli, dice il ministro finiano Andrea Ronchi, "hanno poco senso" e devono "far riflettere su certe posizioni della Lega". Decisamente risentita casa Savoia. Il principe Emanuele Filiberto e' indignato: "E' la festa di tutti gli italiani, e non solo di Garibaldi o dei Savoia, che pure hanno contribuito a fare l'unita'. Le parole del ministro Calderoli e della sua parte politica sono davvero un grande peccato".

Contro il ministro della Lega si schiera anche Italiafutura, la fondazione che fa capo a Luca Cordero di Montezemolo. Severo il suo giudizio: "E' tempo di archiviare la benevolenza verso la strategia leghista" si legge in un articolo a firma di Carlo Calenda e Andrea Romano , secondo i quali non si puo' parlare piu' di "provocazioni pittoresche" della Lega.

tratto da rainews24

domenica 2 maggio 2010

Sarà Torino la città che ospiterà quest'anno la terza Festa Democratica nazionale

Sarà Torino la città che ospiterà quest'anno la terza Festa Democratica nazionale. La notizia è stata anticipata nei giorni scorsi dai quotidiani La Stampa e l'Unità. Dopo Firenze (2008) e Genova (2009), la Festa fa rotta verso il capoluogo piemontese. "E' una scelta dal forte valore simbolico -spiega Lino Paganelli, responsabile nazionale delle Feste Democratiche e degli Eventi del PD- perché Torino è anche capitale delle celebrazioni del 150° anniversario dell'unità d'Italia, e ci piaceva dare un segnale importante che non fosse solo legato alla politica intesa come espressione di un partito, ma come luogo dove gli italiani possono ritrovare innanzi tutto il senso di condivedere valori, diritti, esperienze positive".
La festa si svolgerà tra fine agosto e prima metà di settembre.